Parete – Gino Pellegrino, a proposito di Laghi Nabi
Questa è solo una parte della straordinaria squadra dei ‘Laghi Nabi’.
Giovani che invece di scappare da un territorio difficile e martoriato hanno scelto la strada della resilienza.
Anni di lavoro ed impegno per inseguire un grande sogno: trasformare un luogo (ex cave di sabbia) devastato dall’uomo in una destinazione turistica ecosostenibile.
L’iter autorizzativo regionale e comunale è stato lungo e complesso: abbiamo perfino dovuto ricorrere al TAR per vedere riconosciuti i nostri diritti.
Una “mission impossible” poiché, oltre alla sfida tutt’altro che semplice di rigenerare un’area dal punto di vista ambientale, abbiamo dovuto fare i conti con un contesto socio-ambientale in cui ancora forte è la presenza della camorra, del malaffare e della mala politica, che provano in ogni modo ad infiltrarsi per inquinare l’economia sana.
Un “cancro” del territorio che abbiamo scelto di combattere a viso aperto perché riteniamo sia l’unica strada per un vero e duraturo riscatto.
Un percorso in salita per la realizzazione dell’ambizioso progetto.
Un percorso ad ostacoli contro forze malsane che hanno provato in ogni modo ad arrestare il nostro cammino.
Forse ci proveranno ancora, ma noi siamo qui, più forti e decisi che mai e non molliamo!