Su energia servono scelte radicali per contenere i costi

I prezzi del gas e dell’energia elettrica continuano ad essere molto alti, mettendo a repentaglio famiglie e imprese. Quella che era una linea di decremento prevista nei mesi scorsi è purtroppo entrata in crisi dopo il 24 febbraio con la guerra in Ucraina. Abbiamo apprezzato il lavoro del Governo sulla riduzione delle tasse, degli oneri e sui crediti di imposta per ridurre i costi energetici. Però, con l’aggravarsi della situazione in Ucraina, e le probabili nuove misure contro la Russia, la situazione dei prossimi mesi rischia di peggiorare.
Servono scelte radicali sul fronte energetico. Dobbiamo liberarci dalla morsa delle forniture russe di gas e petrolio mettendo al riparo quelle famiglie e quei cittadini più fragili che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi. È il momento di accelerare ulteriormente sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico, e di favorire la costruzione di una politica europea sull’energia.

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