Mandorle sgusciate gravemente contaminate, scatta il richiamo dalla vendita. Un’allerta alimentare del Ministero della Salute
Mandorle sgusciate non adatte alla vendita: è questo il contenuto della notifica di richiamo alimentare che il Ministero della Salute ha diffuso nelle scorse ore attraverso un’apposita sezione del suo sito ufficiale, in modo da salvaguardare la salute dei consumatori. Il provvedimento riguarda l’Italia, con gli ispettori del Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi che hanno vietato la diffusione di un preciso articolo. Si tratta per l’appunto di mandorle sgusciate, a marchio Ciavolino, una cui partita non risulta rispettare gli standard previsti in materia di sicurezza alimentare. I controlli effettuati da alcuni campioni hanno portato all’emergere di una problematica considerata grave. Infatti, queste mandorle sgusciate, commercializzate da Ciavolino Roma International s.r.l. ma prodotte da Ciavolino Daniele e Figli Roma s.r.l., azienda attiva ad Ardea, in provincia di Roma alla via Campo Di Carne n. 20/4, sono contaminate da Aflatossine, in particolare da quella di tipo B1 e totali. La contaminazione è ingente e ha portato il personale sanitario del RASFF a definire grave il livello di allarme di questa situazione per la salute dei consumatori. La presenza di Aflatossine è superiore rispetto alle normative vigenti all’interno del territorio dell’Unione Europea, con il RASFF che risponde in maniera diretta alla Commissione Europea. Il livello di Aflatossine B1 scovato è superiore, rispetto ad un limite massimo tollerabile di 8,0 µg/kg – ppb. Il lotto di mandorle sgusciate in questione è il 22066, vendute sgusciate in buste da 800 gr. con termine di scadenza minima del 04/2023. Si raccomanda pertanto ai consumatori di prestare attenzione all’allerta alimentare in questione. L’aflatossina è altamente tossica e può causare gravi danni alla salute di persone e animali. Tali tossine non vengono distrutte con la cottura.