Dallo spazio scenico al luogo teatrale
Prenderà il via martedì 26 aprile 2022 alle ore 11.00 “Dallo spazio scenico al luogo teatrale”, progetto speciale promosso dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto la Presidenza della Dott.ssa Rosita Marchese e la Direzione del Prof. Renato Lori, coordinato dalla Scuola di Scenografia, sotto la guida del Prof. Antonio di Ronza, ideato e realizzato dal Maestro Aurelio Gatti, coreografo, regista e coordinatore della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra.
Nove giorni, oltre cinquanta ore di approfondimenti, testimonianze di “teatro fuori dal teatro” attraverso l’esperienza di studiosi, sovrintendenti, artisti e responsabili di aree monumentali, laboratori e performance, fino a venerdì 6 maggio, durante i quali l’Accademia delle Belle Arti di Napoli si conferma luogo speciale, generatore di visioni inedite dove esprimere la verità poetica, sede di una nuova relazione fra interprete, scena e pubblico.
L’obiettivo del progetto, attraverso un percorso formativo, performativo ed esperienziale, è l’approfondimento della figura e il ruolo dello scenografo nell’attuale mutamento dell’idea di spazio scenico e di luogo teatrale.
Il teatro fuori dall’edificio teatrale, la diffusione di attività performative dello spettacolo incentrate sul site-specific, le contaminazioni tra arti e codici espressivi diversi, rappresentano la sollecitazione principale dell’intero progetto.
La scienza e la tecnologia, dal cinema al digitale, hanno trasformato in modo decisivo i rapporti con lo spazio e il tempo, elementi fondanti del teatro e l’azione drammatica.
Il mutamento innescato da questa trasformazione incide sulle caratteristiche delle arti, e la loro interconnessione porta alla nascita di nuova “arte dello spazio”, che, per il teatro, è la scenografia.
Il luogo teatrale è, e rimane, sempre un luogo concreto, e, come tale, governato dalle leggi della fisica.
Lo spazio scenico diventa, esso stesso, il linguaggio della drammaturgia, sede di una nuova relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, un luogo generatore di relazioni inedite, dove si esprime la verità poetica.
In questa prospettiva, il coinvolgimento di tutti gli straordinari ambienti del complesso di San Giovanni Battista delle Monache, sede dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, rappresenteranno l’occasione per una visione altra del luogo del teatro, come incontro concreto e tangibile, tra spazio mentale, spazio pittorico e spazio scenografico.