Venezia e New York, due città legate a Guggenheim

Si narra che la marchesa Luisa Casati, ritratta più volte da Auguste Rodin e Man Ray, antica proprietaria di pslazo Venier dei Leoni, fosse solita passeggiare in piazza San Marco con un corteo di servitù e ghepardi con collari tempestati di diamanti. L' eccentricità e l' amore per l' arte della donna sono ormai note a tutti grazie ad una biografia intitolata" Una vita per l' arte". Una storia che conobbe le avanguardie americane del secondo dopoguerra attraverso la raccolta  di Peggy Geggenheim. Se a Venezia quel tratto del Canal Grande si identifica con il palazzo della collezione americana, a New York sarebbe impensabile concepire la Fifth Avenue senza la spirale che Frank Lloyd Wright aveva progettato per il Guggenheim Museum. Due musei che nascono secondo il gusto di due persone, Peggy e Solomon R. Guggenheim, grazie ai quali è possibile leggere una peculiare storia dell' arte del Novecento. Il cubismo, l' espressionismo, l' astrattismo, il futurismo, il dadaismo, il surrealismo sono rappresentati nei due musei con capolavori celeberrimi. Di Marcel Duchamp si conserva "Nudo. Giovane triste in treno.", capolavoro della rappresentazione del movimento duplice che riproduce la spinta in avanti del treno e le oscillazioni del corpo di un giovane seduto in uno scompartimento. Di Pablo Picasso è custodita "Pipa, bicchiere, bottiglia di Vieux marc", una sorta di rebus visivo cui fornisce la soluzione e contemporaneamente la nega. Questi ed altri capolavori sono custoditi a Venezia mentre a New York è possibile, per esempio, osservare "Uomo con le braccia conserte" di Paul Cèzanne, una sorta di rappresentazione di un' aristocrazia fondata sul carattere e sulla forza interiore, piuttosto che sulla ricchezza e sul potere. Di Pablo Picasso è in bella mostra "Le Moulin de la Galette", una raffigurazione di come la città di Parigi appariva agli occhi del pittore; piena di luci sfavillanti, con borghesi  festosi che si ritrovavano al famoso luogo d' incontro danzante del Moulin de la Galette. Queste e molti altri capolavori sono conservati nei due contenitori museali e vale la pena vederli.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post