Buon anno a tutti, in particolare e chi è più sfortunato di noi
In questi giorni abbiamo assistito ad un'atmosfera festiva che non può essere taciuta. Le luci e gli addobbi delle strade invitavano alla gioia e alla festa. Le musiche diffuse lungo le strade commuovevano per la loro dolcezza. Insomma tutto creava bellezza. Abbiamo ammirato gli alberi preparati da alcuni giovani dedicandoli al sistema solare riuscendo a dare visione a uno spettacolo della natura come il sole la terra e i pianeti. Vorrei però che le luci non coprissero il buio che molti cittadini vivono per i loro problemi quotidiani. Ci sono fasce sociali che sono escluse dalla festa non per una volontà di qualcuno ma per la condizione che vivono da cittadini inermi ed esposti alle difficoltà quotidiane. Fermiamoci ad ascoltare i bisogni che queste persone esprimendo loro tutta la nostra solidarietà. A volte basta un piccolo gesto, un sorriso, un regalo, una carezza a questo mondo perduto in mezzo ai canti e alle luci. Basta poco per rendere una persona felice. Un povero, un rom, una madre con un bambino aspettano che la loro mano tesa si riempia. Aiutiamo chi possiamo. Proviamo la gioia del donare. Solo così le luci e i canti saranno per tutti.