Corte di Strasburgo Condanna l’Italia: Rifiuti? La colpa é dello Stato. Ma le soluzioni?
Tutto parte dal 2008. Scenario: Diciotto cittadini di Somma Vesuviana (Na) fanno ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo per far fronte allo stato di emergenza che dal 1994 vede le strade della Campania inagibili a causa delle tonnellate di rifiuti accumulati. Oltre un anno fa, il 9 Gennaio 2012, la Corte si pronuncia in una duplice senza : l'Italia non é stata in grado di gestire l'emergenza rifiuti ed é per questo condannata per aver violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare e, altresì, il diritto dei cittadini a poter ricorrere a vie legali per ottenere un giusto risarcimento dei danni subiti. Nessun uomo può essere costretto a vivere coi rifiuti, a far passeggiare i propri figli e i propri anziani in mezzo a strade impraticabili, senza avere nemmeno la possibilità di agire legalmente. A cosa serve quindi pagare la tassa sull'immondizia,se poi il servizio, oltre a non essere garantito,non da possibilità di tutela? In quella stessa istanza, la Corte di Strasburgo rigetta però le accuse inerenti al Danno alla Salute. Il protocollo scientifico presentato dai ricorrenti era poco chiaro e poco idoneo a dimostrare un nesso di causalità fra l'aumento dei casi di Cancro e l'inefficienza dello smaltimento. Il risultato fu quello di una risoluzione temporanea, che prevedeva una vittoria e una sconfitta. La mera constatazione della violazione di Diritti fondamentali sancita nella Sentenza non é bastata a temperare le speranze e a colmare il disagio subito dai cittadini. Lo dimostra il fatto che ancora oggi non siano state trovate soluzioni concrete. E che di fatto la Sentenza non é mai stata considerata definitiva. Fanno ancora riflettere (e sorridere!) le parole di Luigi Cesaro (presidente della Provincia di Napoli), che affermava proprio in quei giorni, riferendosi al 2008, che "Da quei tempi le cose sono notevolmente cambiate (…) si stanno facendo passi avanti concreti per dare all'area metropolitana di Napoli e a tutta la Campania un piano di gestione". Eppure non risulta. Da anni si discute della situazione locale e si riscontrano problemi. Basta pensare alla Saturazione delle discariche di Chiaiano e Tufino,che ha portato, a Febbraio 2011, all'accumulo di oltre due mila tonnellate di immondizia nelle strade. Come avrebbe potuto prevenire questo problema la Regione o la Provincia? Perché lo stato Italiano non é subentrato,qui come in altri casi, integrando i poteri amministrativi della Campania? Mala gestione, mafia, corruzione o lascivia? Resta evidente che la situazione non é risolta. Servono pianificazioni concrete ad Hoc. Non é giusto che la popolazione paghi per l'inadempienza dei pochi "al comando". Voglio credere che l'Unione Europea prenda nuovamente in mano il problema. E non solo con sentenze di comodo,ma con fatti certi e consistenti.