Maria Giulia torna ad avvolgere il cuore in “Anima Inquieta”

A poco meno di un mese dal debutto in radio e sui digital store con l’omonimo singolo apripista, l’intensissima cantautrice filippina d’adozione senese Maria Giulia, torna a raccontare in musica i sussulti e le cromie interiori con “Anima Inquieta”, il suo debut EP che ne convalida ricercatezza e finezza espressiva.
Un concept articolato sull’essenza intangibile ed effimera, eppur così desta e corposa, delle sensazioni umane, in un susseguirsi di brani-manifesto che raccontano l’autocondanna di vivere e sostenere una società sempre più incline ad elogiare l’apparenza, capace di accarezzare il superfluo elevandolo a necessario, il mediocre all’eccellente, il banale all’originale.
Una cronistoria di note e voce che abbraccia i sensi per dissiparli dalle ombre e riportarli alla luce, sorretta dal fil rouge della speranza, del desiderio intimo e recondito che ancora oggi, nel 2022, la condivisione attraverso l’Arte possa smuovere le coscienze per risvegliarle.
Da “Anima Inquieta” a “Plastica Monouso”, passando per “Medioevo”, “Storie”, “Cremisi” e “(Meno)male”, la cantautrice nata nella Perla d’Oriente e cresciuta nella Città di Sogni e di Chimere, intreccia le nuance del suo vissuto all’auspicio di un domani più consapevole, fondendo passato, presente e futuro in una dimensione sonora incantata, sospesa tra malinconia, riflessione e cambiamento.
Sei tracce che si avvicendano in un autentico percorso introspettivo; un collage di polaroid emotive e circostanziali scattate con l’obiettivo della cognizione dell’oggi, ma osservate sotto la lente della speranza verso il domani, che Maria Giulia trova nel concetto di volo, come lei stessa spiega:
«Viviamo in un mondo sempre più intento a perseguire la superficialità, ma dobbiamo continuare a sperare. Io, la speranza, la trovo nel volo, l’unico canale, in senso metaforico, per ergersi alla vita, per liberarsi in aria ed essere così davvero liberi».
«Sei ancora crisalide, ma presto farfalla», è soltanto uno dei moltissimi traslati incastonati tra le gemme, i brani, che compongono la miniera, il disco, della conoscenza di sé, l’unica da cui attingere per poter poi, con umiltà e delicatezza, spingersi verso la scoperta e la conoscenza dell’altro.
“Anima Inquieta”, supportato dall’ingresso in rotazione radiofonica di “Medioevo”, è un portagioie di moniti e consigli, un amuleto intriso di Jazz, Blues, Pop, Unplugged e Pop, da portare sempre con sé per ricordarsi che per cambiare il mondo, occorre sempre ed imprescindibilmente partire da se stessi – «Cambia la tua vita ora, non ti accontentare, vola».

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