In arrivo nuove assunzioni, ma non gli stipendi (decurtati del 30 per cento)

Ad oggi sono ancora senza stipendio i dipendenti di Caserta Ambiente né sanno quando lo avranno. La Società prosegue le sue attività presso Cantiere di Caserta, senza rispettare le più elementari normative contrattuali e di legge, denuncia la Segreteria della Confederazione Cisas. Le presunte violazioni, che sarebbero da accertare, secondo la Cisas, visto il silenzio da parte dell’Azienda, sono le seguenti: Omesso versamento del Tfr ai Fondi di Previdenza Integrativa, a partire dal luglio 2010, per circa 110 dipendenti; Mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale; Carenza di attrezzatura ed automezzi, forse dirottati verso altri cantieri, quali Marcianise; Carenza nell’effettuazione di servizi, diversamente da quanto stabilito dal capitolato d’appalto. La Cisas ha appreso dai lavoratori che la direzione aziendale ha deciso di decurtare le retribuzioni mensili del 30%, decisione intrapresa senza nessun accordo sindacale, scaricando sui lavoratori le problematiche economiche dell’azienda e della stazione appaltante del Comune di Caserta. A tale proposito, da notizie trapelate, sembrerebbe che, per alcuni dirigenti che ricoprono anche incarichi di Amministratori Comunali di Caserta, l’Azienda avrebbe compensato economicamente la loro busta paga, per garantire – anche a Dicembre, mese di conguaglio fiscale – lo stesso livello retributivo dei mesi  precedenti. Se quest’ ultima notizia risultasse vero, ci troveremmo di fronte ad un’Azienda, che taglia i lavoratori del necessario a sopravvivere e, contemporaneamente, continua a privilegiare dipendenti – amministratori. Non bisogna dimenticare che è imminente una nuova gara d’Appalto per la Raccolta dei Rifiuti. La Cisas si augura che qualcuno voglia smentire le voci ricorrenti, che danno per certe ed imminenti ulteriori assunzioni di personale, gonfiando così l’organico, in previsione di un nuovo passaggio di Cantiere. Non a caso, i lavoratori lamentano operazioni, avvenute in passato, per l’assunzione di impiegati non necessari, ma solo perché familiari di dirigenti, politici e sindacalisti aziendali. Anche da registrare che tra la ditta Paciello e qualche dirigente comunale è sceso improvvisamente un gelido silenzio, cosa che sta spingendo il romano presidente Diodati a lasciare l’Appalto, divenuto ormai molto oneroso e passivo economicamente a causa delle disavventure casertane. Sarebbe bello sapere quante penali gli Uffici comunali hanno applicato a Caserta Ambiente per le tante carenze nei servizi e nel rispetto del Capitolato d’Appalto e se hanno conoscenza di passate assunzioni di lavoratori da Cooperative Socio Sanitarie, alcune anche a tempo determinato.

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