L’albedo (parte bianca) dei limoni utilizzato per sostituire il grasso animale e realizzare prodotti carnei alternativi
È l’innovazione in campo alimentare realizzata dal gruppo di ricerca del corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università del Molise. Tutto questo utilizzando esclusivamente prodotti locali della Campania.
Ma nell’elenco delle innovazioni in campo alimentare e che costituiscono il Made in Italy del comparto food non ci sono solo i “Low fat meat products” (prodotti a base di carne a basso contenuto di grasso), ma anche le tavolette di cioccolato (Cocao Shell) arricchite con antiossidanti recuperati dagli scarti del cacao senza fare ricorso a solventi tossici. Non solo ma anche pasta, sfarinati e snack (i cosiddetti Pasta and Wellness) con proprietà dietetiche, salutistiche e ad elevata sostenibilità ambientale. E ancora. Gli alimenti e preparati probiotici (i bacteria and health) ottenuti con l’impiego di microrganismi selezionati per le loro attività benefiche.
Insomma, un’industria 4.0 per il futuro delle giovani generazioni.
Coinvolte le più importanti aziende leader in campo nazionale nel settore che nel loro interno vedono la presenza di un folto team di tecnologi alimentari formati presso l’ateneo molisano.
Sono centinaia le aziende che negli ultimi anni hanno stipulato rapporti di convenzione e collaborazione con il Dipartimento di Agricoltura Ambiente e Alimenti diretto dalla professoressa Elena Sorrentino presso il quale è incardinato il corso di laurea.
I ricercatori delle tecnologie alimentari dell’Università del Molise sono attualmente impegnati in diversi progetti di ricerca che, coinvolgendo le più importanti aziende del territorio nazionale, spaziano dallo sviluppo di paste alimentari e snack innovativi ad alta valenza dietetico-nutrizionale alla realizzazione di nuovi prodotti con proprietà nutraceutiche per il trattamento della sindrome metabolica passando per lo sviluppo di processi sostenibili e maggiormente eco-compatibili.
Di interesse sul piano scientifico e appetibile per le aziende biotecnologiche sono i nuovi risultati che stanno emergendo dal gruppo di ricerca di microbiologia alimentare che sta lavorando, tra l’altro, nello studio di batteri di interesse salutistico per la prima volta isolati dall’ape ligustica, sottospecie di origine italiana.
Investire nel Made in Italy attraverso un’imponente azione di trasferimento tecnologico supportata da un solido rapporto tra ricerca scientifica e mondo produttivo è l’auspicio più diffuso negli ambienti politico-economici. Elevata è l’attenzione per il Made in Italy “a tavola”, infatti quello in ambito food, rappresenta una delle porzioni più interessanti esprimendo un valore pari a circa un quarto del PIL nazionale con 4 milioni di addetti in oltre 70mila industrie alimentari.
Il miglioramento e lo sviluppo di alimenti ad alta valenza dietetico nutrizionale e salutistica, la riduzione dell’impatto ambientale, l’individuazione di ingredienti innovativi e/o alternativi sono tematiche differenti che rappresentano i più attuali indirizzi dell’industria per rispondere alle esigenze del mercato. Tematiche che presso il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università del Molise sono sperimentate e approfondite producendo nuove conoscenze utili alla formazione di figure professionale in possesso di elevate competenze scientifiche.