Lega nazionale difesa del cane, l’avvelenamento dei cani è una barbarie
“Auguro alla mano criminale che ha ucciso giovedì scorso numerosi cani ad Ischitella di fare la medesima morte tra le stesse identiche ed atroci sofferenze”. È quanto ha affermato la professoressa Dulcizia Castaldo, Presidente della sezione di San Nicola La Strada della Lega Nazionale Difesa del Cane, associazione legalmente riconosciuta e regolarmente registrata nell'apposito albo della Regione Campania, quando ha appreso la notizia che ad Ischitella, una frazione di Castel Volturno, al confine con il Lago Patria, sono stati avvelenati numerosi cani randagi. “Anche a San Nicola” – ha aggiunto la professoressa Castaldo, attiva e tenace paladina dei diritti del migliore amico dell'uomo – “abbiamo vissuto la identica situazione accaduta ad Ischitella, quando, mesi orsono, mani ignote hanno offerto una polpetta avvelenata a Willi, il cane di quartiere della zona Michitto. Willi era un cane dolcissimo” – ha aggiunto – “che non dava fastidio a nessuno e mangiava solo dalle mani di chi si fidava, non accettava cibo da estranei. Il dilagare del fenomeno di uccisione e maltrattamenti di animali mediante la disseminazione nell’ambiente di esche o bocconi avvelenati” – ha sottolineato la “pasionaria” sannicolese – “rappresenta, un'azione indegna di ogni essere umano, la cattiveria dell'uomo non conosce limiti. Questi assassini” – non usa mezzi termini la responsabile locale dell'associazione animalista per definire questi delinquenti – “dovranno essere scoperti e dovranno rispondere delle loro basse azioni penalmente e pecuniariamente in quanto i maltrattamenti e le uccisioni degli animali comporta oggi severe e meritate punizioni. La Lega” – ha concluso Dulcizia Castaldo – “così come abbiamo fatto appena scoperto la morte di Willi, denunzierà sempre e comunque questi terribili episodi. L'essere umano” – ha concluso – “non è il migliore Amico dei cani”. Ma se la morte dei cinque cani di Gallo Matese mi ha molto rattristata, continua la nostra opera in difesa dei cani”. Molti potrebbero essere i motivi che hanno spinto la mane assassina, ma per arrivare ad avvelenarli, vuol dire che c’è qualcosa di fondo che deve essere estirpata dalla radice. Questa strage di poveri animali, che vengono principalmente abbandonati da persone vili e senza coscienza, in modo particolare prima dell’estate, richiede la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine e bisogna verificare se sia possibile risalire ai proprietari.