Cosenza, successo per l’Orchestra Sinfonica Brutia

La Sinfonia numero 2 in Do maggiore op.61 ed il concerto per violoncello in La minore op.129 di Robert Schumann hanno inaugurato, sabato 8 ottobre 2022, al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza, la stagione autunnale dell’Orchestra Sinfonica Brutia. Ed è un ritorno al successo, vista la popolarità raggiunta nella kermesse estiva: mentre nei mesi più caldi l’Orchestra ha accompagnato il pubblico sulle dolce e passionali note del tango, la scelta di questo nuovo programma nasce con l’intento di abbracciare diversi stili. Ma un’altra importante novità è rappresentata dal fatto che l’Orchestra Sinfonica Brutia approda nella sua sede naturale, il Teatro Rendano. “Un traguardo importante”, così lo ha definito il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, “perché si ritorna a valorizzare la struttura più importante dal punto di vista culturale che la città possiede. Il teatro Rendano – ha proseguito il Primo cittadino – non solo sarà la sede dell’Orchestra Sinfonica Brutia ma sarà il luogo dove si esibiranno i giovani artisti del Conservatorio di Cosenza, che, grazie a questa orchestra, hanno anche la possibilità di guardare oltre la didattica per aspirare a realizzare obiettivi importanti per il loro futuro artistico”. Il cartellone di eventi è stato presentato dal Maestro Francesco Perri, Direttore del Conservatorio cosentino. Il Maestro ha rimarcato l’importanza dell’indotto economico che può essere generato dalla presenza in città di un’orchestra portando gli esempi delle città di Salerno e di Vicenza. “Noi abbiamo possibilità culturali infinite ed invidiabili – ha affermato il Maestro Perri – ma anche condizioni economiche favorevoli. Dobbiamo solo crederci”. Il concerto di apertura è intitolato “Il Romantico” in quanto dedicato a Robert Schumann, con violoncello solista Martina Biondi, talento calabrese che si snoda in una straordinaria carriera e, sul podio, il Direttore Ferdinando Sulla. “Il repertorio di Schumann – scrive nelle note di sala il Direttore artistico dell’OSB Francesco Perri – ha sempre rappresentato un unicum denso di grande pathos emotivo, proprio di un romanticismo tedesco che prelude alla sua crisi. Nel concerto per violoncello, lo strumento solista assurge a ruolo di protagonista e afferma le sue prerogative in modo preponderante. La melodia calda e piena del violoncello si snoda con varietà di accenti, sorretta da un suono orchestrale particolarmente adatto ad esprimere il sentimento intimistico della musica schumanniana. La Sinfonia 2 in Do maggiore op.61 datata 1846 è molto presente il combattimento psichico di Schumann, frutto doloroso di anni tormentati, di depressione, in cui predomina l’impeto di una forza interiore alternata ad abbattimenti e crisi che ha portato il compositore al suicidio a soli 46 anni”.

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