La chiesa ricorda fra? Pacifico. Solenne concelebrazione con il vescovo Pietro Farina.
Sar? commemorato questa sera nel duomo, con una solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Pietro Farina, Fra? Pacifico da Caiazzo. Nel rispetto di una tradizione consolidata soprattutto grazie all?impegno di monsignor Antonio Chichierchia, la comunit? cristiana si accinge a ricordare l?umile frate dell?Ordine dei Minori, nato a Caiazzo il 29 dicembre del 1853 da Francesco di Giglio e Maria Giovanna de Filio; cognome, quest’ultimo, tuttora molto diffuso nel caiatino. Dopo una scanzonata giovent? dedita comunque alla preghiera e alla meditazione, il giovane indoss? per la prima volta il saio francescano a fine giugno 1877, dopo aver fatto parte della famiglia della Provincia minoritica di San Pietro ad Aram (Napoli) sin dall’Epifania del 1875. Lungamente impegnato nella questua per il convento, Fra? Pacifico dimostr? presto di avere i doni della profezia e della scrutazione dei cuori. La sua morte si profetizz? il 26 aprile 1881, giorno del suo compleanno, ma, come ribadito anche da monsignor Chichierchia,per spirito d?obbedienza ai superiori il frate si addorment? nel Signore solo il giorno seguente, 27 aprile. L?indomani, grazie alla profonda venerazione di tale dottore Giovanni, Vastarelli per l?umile fraticello, la sua bara fu tumulata nella cappella gentilizia della sua famiglia. Nel 1986 i resti mortali di fra? Pacifico furono traslati nella cappella del Santissimo Sacramento del Duomo di Caiazzo, dove tuttora sono venerati da tantissimi fedeli, non solo caiatini. Da allora, ogni anno, il 27 aprile tantissimi fedeli si ritrovano a pregare sulla sua tomba, la cui attuale ubicazione fu indicata da funzionari della Soprintendenza, in contrasto con quella proposta dal compianto vescovo monsignore Angelo Campagna. Quest?anno la ricorrenza ? stata solennizzata anche con un triduo di meditazioni e preghiere finalizzate a che ben presto Fra Pacifico venga elevato alla luce degli Altari.