Richiesta la revoca di protezione ai pentiti Domenico Esposito e L.Vinciguerra
E? stata richiesta la revoca di protezione ai pentiti Domenico Esposito e L.Vinciguerra, in quanto tutte le dichiarazioni fatte in queste anni sarebbero poco attendibili. La decisione si ? avuta ieri mattina presso l?aula del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dopo una un processo che durava oramai da dieci anni. Il procedimento che vede l?imputazione di Vittorio Acconcia, Gennaro d?Addio, Giuseppe D?Inverno, Immacolato De Rosa, Sabatino Claudio Pascarella e Erminio Pilunni, sembrerebbe scorrere verso le fasi finali. I fatti risalgono verso la fine degli anni 80- inizi 90, quando l?Esposito praticava estorsioni nei riguardi soprattutto di imprenditori di calcestruzzo. In particolar modo, le indagini sono state effettuate sulla ?Castra Costruzioni s.r.l.? di Pascarella, che stando alle dichiarazioni del pentito era un collaboratore del Boss Carmine Alfieri. In realt?, come ha pi? volte dichiarato Pascarella, il suo ?unico sbaglio? era quello di essere marito ad una donna avente il cognome Alfieri e per di pi? di Nola (il clan nolese pi? grande era denominato ?Alfieri?). Esposito avrebbe quindi inventato una storia di tangenti e collaborazioni per motivi ancora sconosciuti, facendo pi? volte i nomi dei cinque imputati che di punto in bianco si sarebbero trovati in un processo di camorra senza saperne niente. Il Pascarella nella precedente udienza dichiar? anche di aver ereditato l?azienda del padre di calcestruzzo gi? con le relative tangenti da pagare, senza per? essere mai stato in affari con la malavita. Dichiarazioni per lo pi? accertate anche grazie alla testimonianza dello stesso Carmine Alfieri, il quale durante vari interrogatori avrebbe riferito di non conoscere assolutamente Esposito Domenico, e che questo quindi non era neanche un appartenente del clan come pi? volte dichiarato dallo stesso. Una strana vicenda che forse finalmente vede risvolti finali. Il Presidente della Corte, infatti, ha pertanto richiesto l?acquisizione di tutte le sentenze e di tutti i tabulati telefonici sequestrati in questi anni, mettendo agli atti anche un certificato inerente al D?Addio che negli anni in cui si sarebbe svolta la concomitanza con il clan, dimostrerebbe che prestava regolarmente servizio presso il Corpo della Polizia Tributaria. Altro particolare che vede l?imputazione del De Rosa, sarebbe stata una telefonata fatta dallo stesso a Domenico Esposito per la riscossione di alcune tangenti. Telefonata che non ? risultata e ancor ora non risulta in nessun tabulato. Il processo ? stato pertanto aggiornato al sei luglio alle ore 9.30.