Valorizzazione del parco del Matese.
Ugo Cappello – Circondato dai piccolissimi borghi dei castelli longobardi, dalle rovine romane e sannite, dalle numerose grotte esistenti nel sottosuolo dove si veneravano i Santi, l?Alto Casertano si snoda tra paesaggi di colline ricoperte da ulivi, vigneti e campi di grano, monti di faggi e querce secolari; qui, fin dai tempi pi? remoti, l?uomo ha trovato l?ambiente ideale di vita. Terra di confine tra Campania, Lazio e Molise, l?Alto Casertano disegna tra gli Appennini un suggestivo paesaggio solcato dal Volturno. Il suo miscuglio di arte, storia e natura offre uno scorcio di quella Campania ancora semisconosciuta e poco frequentata dal turismo di massa, dove la tranquillit? e il piacere di vivere sono scanditi dai ritmi della natura. Una manciata di chilometri ci separa da Caserta e da Napoli.
Ad accogliere i visitatori una campagna dolce e luminosa, borghi e citt? costruiti sulle pendici dei colli a dominare le vallate, in una insieme di stili che sgomitano, si sovrappongono, si ignorano e all’improvvisino si mescolano. E poi specchi d?acqua stretti tra i monti, ma con l’anima rivolta al Mediterraneo. Le montagne del Matese sono l?, a nord, ma gli ulivi e le vigne testimoniano il clima dolce e le giornate di sole che baciano queste terre. Basta cambiare la visuale, il punto di vista e lo scenario si propone con volti inattesi. E allora le ripide rive dei torrenti che nascono, inattesi, dalle roccie lasciano il posto alle spiagge, le severe falesie accolgono gli ulivi, i tormentati dirupi montani diventano spettacolari terrazzi naturali, dai quali si dominano i laghi sottostanti. Dall’azzurro dell’acqua al verde di ulivi e vigneti al giallo dei campi di grano: ? questa la tavolozza di colori che si incontra nell?Alto casertano. E poi mura ciclopiche, antichi borghi fortificati, castelli medioevali, chiese e conventi ricchi di testimonianze storiche ed artistiche, piccoli borghi dove il tempo pare essersi fermato. E sapori e profumi intatti nella loro fragranza: funghi, more, lamponi, fragoline, da cercare negli angoli intatti di natura incontaminata. E ancora arte, creativit?, fantasia: ecco i colori delle ceramiche, gli utensili di rame, il legno intarsiato, le antiche botteghe artigiane, la pasta fatta in casa, i costumi tipici, i vini pregiati di una terra che la sa lunga quanto a sapori e a genuinit?. La mappa che ti condurr? lungo i sentieri di questo piccolo mondo incantato ? gi? pronta. Richiedi i nostri cataloghi e scrivici, comunicandoci le tue esigenze. Qui nel Parco del Matese, e tra i piccoli centri dell’Alto Casertano, c’? una miniera di emozioni che ti far? tornare indietro nel tempo. E scoprirai che anche la meraviglia ? ancora possibile, fra i vicoli di un paese abbarbicato sulla cima di un monte, o sotto un antico portale, in un vecchio cortile, dove la vita ? ancora a misura d’uomo.