13 Febbraio 1503 anniversario della Disfida di Barletta
Per celebrare degnamente il 504esimo anniversario della Disfida di Barletta, nell’antico teatro Ricciardi si terrà una manifestazione che celebrerà lo storico avvenimento. Sulle tavole del palcoscenico si succederanno insegnanti, politici, studiosi di storia, attori e cittadini desiderosi di prendere parte all’iniziativa culturale. Dalle ore 15 di oggi 13 febbraio, fino alle ore 24, saranno lette le pagine del romanzo storico “Ettore Fieramosca” di Massimo D’Azeglio. Le letture saranno intervallate dalla proiezione di alcune scene di due famosi film: Ettore Fieramosca, del 1938, interpretato da Gino Cervi con la regia di Alessandro Blasetti e “Il soldato di Ventura”(1976) di Pasquale Festa Campanile. Ettore, nacque a Capua nel 1476 da una nobile famiglia, fu avviato alla carriera militare e, a soli 17 anni, fu nominato comandante della compagnia di balestrieri a cavallo. Egli è considerato uno dei più famosi capitani di ventura di quel tempo ed il suo nome è legato alla famosa Disfida di Barletta, una cittadina ubicata in Puglia. Il 13 febbraio 1503, in una cantina della città, durante una cena, il capitano francese Guy de La Motte accusò gli italiani di codardia. Il capitano capuano reagì sfidando il francese a duello. Si formarono due schiere composte da tredici italiani e tredici francesi che si scontrarono nella piana di Barletta. La sfida si protrasse fino alla sera e risultò vincitrice la compagine guidata da Ettore Fieramosca. La vittoria dei cavalieri italiani servì per dimostrare agli avversari l’infondatezza dell’accusa e lo strenuo valore che fece dei tredici cavalieri vittoriosi gli eroi nazionali. A Capua in via Ettore Fieramosca si può ammirare il palazzo in cui egli visse. Sulla parete esterna di esso si nota un marmo con una scritta del grande Libero Bovio che ricorda le antiche gesta; all’interno il cortile abbellito da artistiche colonne e da una scalinata che conduce negli appartamenti e nel salone dove la famiglia Fieramosca celebrava le feste a cui partecipavano famiglie nobili del circondario.