Movimento per la Pace esprime cordoglio per la strage di Piedimonte
Ai familiari, agli amici, all'intera comunità della città di Piedimonte Matese (Caserta), la rappresentante del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, originaria del vicino comune confinante di Alife, fa pervenire al sindaco Cappello della cittadina dell'alto casertano, un messaggio di vicinanza, di solidarietà e di cordoglio per l'immane tragedia familiare consumatasi proprio durante il giorno in cui si sarebbero dovuti tenere i tradizionali festeggiamenti dedicati alla Madonna del Carmine.
"Non ci sono parole per esprimere il dramma, il dolore e lo sconcerto che si prova in queste ore- dichiara la testimonial della Pace Ginocchio- di fronte a tragedie del genere. Non ci resta che chinare la testa ed ammettere la nostra caducità e impotenza umana. La nostra vita è come il fiore del campo: al mattino fiorisce, esplode in tutta la sua bellezza, ma nel sopraggiungere della sera appassisce e dissecca, poi viene il vento e spazza via tutto. Quello che possiamo dire in questo tempo in cui ogni giorno sentiamo il moltiplicarsi ovunque e a dismisura di stragi e di ingiustizie di ogni genere, è di non vivere in uno stato di agitazione e di rassegnazione ad un destino immane. I fatti negativi che accadono intorno a noi sono segnali, sappiamoli guardare con giusta ottica. La società è caduta in una tremenda crisi d'identità, un malanno trascurato da tempo, un male oscuro, un male sociale che alla fine colpisce anche il nostro essere. Crollano i valori esistenziali della vita e dell'uomo, si perde dunque anche il senso del nostro vivere.
A quelli che dovrebbero essere i primi valori da salvaguardare e cioè la dignità ed il rispetto per la vita sono stati sostituiti la smania di apparire, il successo, la corsa frenetica alla carriera. Potremmo lanciare un' indagine fra i giovani e meno giovani e domandargli: nella scala dei valori che cosa conta di più nella vita? Chissà che ne verrebbe fuori…
Non ci sono davvero parole per espirmere il dolore e l'impotenza umana di fronte a stragi del genere. Quanto accaduto ancora una volta richiama le nostre coscienze al dovere di interrogarci: Io che cosa sto facendo perchè il mondo cambi? Sto dando il mio contributo perchè prevalga la vita e dunque la Pace? O piuttosto con il mio comportamento continuo a ferire il mio prossimo, a contribuire a innalzare altri muri di pietra che m' impediscono di leggere nel cuore dell' uomo ( e nel mondo) che incontro per strada e di vedere in lui un fratello, mio simile e di trovare il tempo per camminare insieme a lui ed ascoltarlo? Da che parte e dove sta il mio cuore, la mia mente?
Nella misura in cui Tu saprai farti prossimo dell'altro, il mondo cambierà. E' l' amore che manca all'uomo, l'amore fatto di gesti e azioni concrete, azioni solidali, che avvicinano l'uomo all'uomo, che costruiscono i ponti Arcobaleno di Speranza. E' con l' amore che possiamo curare e sanare le ferite dell'umanità ferita dall'odio, dalle divisioni, lotte, prevaricazioni, pregiudizi, illegalità e dal potere. Quando le nostre azioni saranno impregnate con la giusta miscela dell' amore, finiranno le stragi, i raptus, finirà il male, la guerra, l'odio, la morte, la povertà, le malattie, le ingiustizie e cadranno dai nostri occhi come delle squame che prima ci impedivano di vedere nel verso giusto. Quando le nostre azioni saranno impregnate di bene e di amore verso il prossimo, e, di fronte all' arroganza del tempo saremo capaci di non rassegnarci, ma di reagire e di scorgere quello spiraglio di luce che va oltre il buoio della notte, allora sorgerà l'aurora di Speranza e ogni cosa tornerà a splendere nella sua giusta dimensione. "Non ci saranno più lamenti ne affanni, perchè le cose di prima sono passate…Ecco Io vengo per fare nuove tutte le cose…per riportare Pace, ordine, sicurezza, giustizia". Vivere non per se stessi in maniera chiusa, ma aprirsi e vivere intensamente nel breve tempo che ci resta e vivere cercando di fare sempre e ovunque del bene, di volere e di desiderare solo il bene dell'altro. Di sorridere sempre a tutti, di lavorare instancabilmente per il bene comune, di dare voce a chi non ha voce, di impegnarci e dare le nostre mani per rimettere in volo la libertà che l'uomo con le sue azioni inique ha imprigionato ed offuscato.
L'impegno di trovare sempre la forza di metterci continuamente in cammino per condividere gioie e dolori dell'umanità, portare cioè l'uno il peso dell'altro. Di amarci e di rispettarci a vicenda. Essere seminatori di Speranza, infaticabili provocatori di Nonviolenza, Pionieri e costruttori della Pace. Questo dunque è il disegno dell' uomo e finchè Egli non lo intenderà, vivrà in continuo subbuglio nel suo essere e nel mondo; perchè i disordini, i mali sociali, i mali oscuri nella società e nel mondo sono la conseguenza delle azioni squilibrate e del disordine che l' uomo vive dentro se. Finchè non si imparerà a pensare al plurale e non più al singolare, continueremo a tenere imprigionato l'amore. Il mondo è l' uomo e l'uomo è il mondo. Vincere il male con la forza infinita del bene che scaturisce dall' amore. Facciamolo rifiorire dal deserto di questo mondo. L' amore è la forza della Pace ed è l'unica medicina che sana tutte le ferite dell'umanità in crisi e ammalata nella sua identità. E' l' amore che restituisce infine ordine, sicurezza e Pace. Signore fa di me uno strumento della tua Pace"! Shalom