Con il satellite, sulle tracce del piromane assassino
E’ il Marsec, Sistema Integrato Satellitare di Monitoraggio Ambientale. Don Armando Visone, nel corso della cerimonia funebre- con una forte omelia- ha invitato tutti a denunciare. Chi sa, chi ha visto qualcosa, qualcuno- ha il dovere di denunciare. Per dare un volto all’assassino- o agli assassini di Concetta Della Valle, bruciata dalle fiamme – una sorta di tsunami di fuoco, non inviato da Dio, ma dalla mano indiavolata dell’uomo. Ma i criminali- che provocano gli incendi, perché lo fanno? Interessi, soldi, lavoro, per malattia. Speculazioni edilizie, i cambi d’uso dei terreni seguenti agli incendi, antiche consuetudini agro-pastorali, chi gestisce lo spegnimento dal cielo. Il più delle volte, i responsabili- sono paradossalmente gli operai stagionali della forestale- che – nelle pire-vedono la conferma assicurata del proprio contratto- allungato pure- per la riforestazione(parole del Ministro per l’Ambiente, Pecoraro Scanio). Altro che autocombustione! La Campania ha 5000 stagionali(posti contrabbandati in cambio di consensi elettorali. Per eliminare il problema incendi, basterebbe licenziarli in tronco, o assumerli a tempo pieno. (ndr. Il Friuli Venezia Giulia, ha cinquanta stagionali- e rarissimi incendi). Nel caso del rogo che ha bruciato la vita a Concetta Della Valle- potrebbe trattarsi di un “incidente” procurato dalle inesperte mani di un “metropolitano”- convinto di bruciare solo le sterpaglie del suo podere. Fiamme- alimentate da una leggera brezza-poi diventate incontrollabili- e spintesi repentinamente verso la proprietà della vittima. Non esclusa completamente-l’ipotesi dell’incendio per cambiare l’uso di qualche “zona” boschiva- in lotto edificabile. In questo caso, al posto degli alberi- distrutti dal fuoco- potrebbero, prossimamente spuntare grossi pilastri di cemento.
Sul fronte delle indagini- gli inquirenti continuano la caccia ai responsabili. Qualche indizio determinante potrebbe arrivare dal Marsec-di Benevento- un tecnologico-avveneristico centro di ricerca e di elaborazione avanzato- che raccoglie e distribuisce dati. La stazione di telerilevamento satellitare- oltre ad avere scattato immagini all’incendio del Gargano-potrebbe disporre di immagini dell’incendio di Caiazzo. Immagini – che hanno risoluzione al suolo dai 200 ai 1000 metri. Il principio d’incendio-di questo grande fratello dello spazio, potrebbe aiutare gli inquirenti.