L’assessore, l’avvocatessa e il libro dell’apocalisse…
A Calvi Risorta (CE), domenica 22 luglio u.s., le mura calene erano piene di manifestini che riportavano una denuncia alla Procura della Repubblica, all'ASL, all'Ordine degli Avvocati, Carabinieri, ecc. di un anonimo cittadino che faceva i nomi di un assessore, due avvocatesse, personale ASL, ecc. ecc. che sarebbero coinvolti in una sorta di associazione a delinquere al fine di estorcere denaro ai poveri cristi che fanno richiesta di Invalidità Civile e relativo assegno di accompagnamento o, più semplicemente, accusati di chiedere apertamente tangenti per far ottenere tali riconoscimenti senza averne alcun titolo. L'anonimo/a ci andava giù senza tanti giri di parole accusando, tra gli altri, l'avv. Assunta Izzo, detta Tina, nota professionista di Calvi, anch'ella rea, secondo il l'anonimo, di far parte della presunta vergognosa associazione criminosa. La risposta dell'avv. Tina Izzo non si faceva attendere: la domenica successiva, 29 luglio u.s., faceva tappezzare la cittadina con vistosi manifesti che inveivano violentemente contro l'anonimo accusatore, tacciato di sciacallaggio, vigliaccheria, ecc. ecc. Una difesa quasi maniacale visto che il manifesto era pieno di riferimenti biblici, maledizioni e richieste di intervento diretto dell'Altissimo che avrebbe dovuto, a dire dell'avv. Izzo, scaraventare nella Geenna l'accusatore e famiglia. Nessun riferimento alle circostanziate accuse, quindi, ma solo una difesa apocalittica che lasciava quanto meno perplessi i cittadini caleni. Naturalmente l'avv. Izzo ha querelato l'anonimo accusatore per calunnia e diffamazioni. Si aspettano gli eventi futuri.