Gaetano Manna: Conferenza stampa
Da: Il Giornale di Caserta. Che le manifestazioni per la legalità organizzate dall'amministrazione guidata da Giorgio Magliocca, in qualche modo difettassero di qualcosa, era opinione condivisa da buona parte degli addetti ai lavori, ma che la conferma venisse proprio dall'assessore ai lavori pubblici, Giovanni Magliocca, è francamente il colmo. A dispetto delle animate invettive, l'alleanzino ha dato una serie di dritte ai cronisti presenti alla conferenza stampa di giovedì – quella alla scuola Quattro Porte indetta dall'Acliterra Campania per la legalità", tali da mettere in imbarazzo anche il più critico degli elettori del centrodestra locale. Mai nessuno, infatti, avrebbe immaginato che tali confessioni venissero proprio dall'ex missino, ma può darsi che il presidente dell'Acliterra, Gaetano Manna, possa aver nascosto qualche "macchina della verità" nella scuola.
Ad ogni modo le affermazioni di Magliocca hanno colto nel segno. Parlando della manifestazione sulla legalità, organizzata lo scorso cinque di giugno alla masseria "Torre d'Ortello" – bene confiscato al clan Nuvoletta -, l'assessore ha dichiarato che i cento moggi gestiti dalli Cooperativa "Icaro" erano incolti fino a qualche giorno prima e addirittura aridi. Fu lui stesso – a detta dell'ex missino – a sollecitare Gabriele Capitelli – presidente della cooperativa – a spendere duecento euro per far arare parte del terreno nella zona dove ci sarebbe stato l'evento, in modo tale da dimostrare,che i beni confiscati vengono utilizzati. Non con-tento, però, e pressato dalle domande che arrivavano da più parti a raffi-ce, Magliocca, convenendo con Raimondo Cuccaro, ha ammesso che Icaro coltiva soltanto su mille metri di terreno, rispetto ai cento moggi assegnati dalla convenzione. Il passaggio più esilarante dell'intervento dell'assessore è arrivato, parlando della manifestazione organizzata sui terreni contigui all'ex villa bunker di via del Conte di proprietà del boss Ligato prima della confisca. Quando uno dei cronisti ha chiesto dei perché, in quei contesto, siano state raccolte soltanto quattro cassette di pesche, nonostante i vari ettari di pescheti; l'alleanzino ha candidamente confidato che i frutti, qualche giorno prima, erano improvvisamente caduti dagli alberi, in evidente stato di putrefazione. Per questo la manifestazione sarebbe stata "falsata". Un racconto fantasiose che ha appassionato in pochi, evidentemente il "siero della verità" aveva esaurito il suo effetto.