Attività Carabinieri Caserta
In data 27.2.2016 i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca – Aliquota Operativa dava esecuzione all'ordinanza di
custodia cautelare emessa in data 26 febbraio 2016 dal GIP presso il Tribunale di
Santa Maria C.V., nei confronti di D'ANGELO Carlo, nato a Teano (CE) il
09/12/1990, residente in Sessa Aurunca (CE) alla via Garibaldi, 12, per il delitto di
cui agli artt 81 cpv e 73 DPR 309/1990, per aver ceduto, dal novembre 2014 al
maggio 2015 in Sessa Aurunca e zone limitrofe, sostanze stupefacenti del tipo
cocaina, hashish e marjuana. L'arrestato veniva sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari presso la sua abitazione.I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Napoli, su conforme richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di CESTRONE Giovanni, cl. 95, del posto. Il 21enne, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari per il reato di traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione condotta l’8 febbraio scorso dagli stessi militari dell’Arma, a seguito delle ripetute inosservanze alle prescrizioni imposte è stato ora colpito dall’odierno provvedimento di aggravamento. Il CESTRONE è stato associato presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale.
I Carabinieri del N.O.E. di Caserta hanno proceduto, nei giorni scorsi, ad una serie di verifiche ed ispezioni sulla corretta gestione dei rifiuti in alcune aziende della provincia che hanno consentito di accertare svariati illeciti penali a carico di 5 persone, segnalate all’AG competente, e di formulare le previste prescrizioni affinchè le violazioni vengano sanate nei termini di legge così come previsto dalle nuove norme dettate dalla Legge 68/2015.
In particolare sono state accertate le seguenti violazioni:
– Presso un’azienda di Teano, operante nel settore del recupero rifiuti, è stato appurato il superamento dei quantitativi di rifiuti solidi urbani previsti in autorizzazione, illecito che, oltre alla segnalazione all’AG, prevede una formale comunicazione al Settore Ambiente Ecologia e Gestione Rifiuti della Provincia per le competenti determinazioni in relazione all’autorizzazione rilasciata;
– Presso un’azienda di San felice a Cancello operante nel settore perforazioni e movimento terra sono state accertate violazioni alla normativa edilizia, avendo eseguito opere edilizie preso la propria sede in totale difformità dalla concessione;
– Presso un’azienda edile di Gricignano d’Aversa, i militari hanno accertato l’illecita presenza di rifiuti da demolizione, accantonati nell’area di pertinenza, per i quali sono state impartite le prescrizioni per lo smaltimento;
– Il titolare di una torrefazione di S.Cipriano d’Aversa è stato segnalato all’AG per l’illecito smaltimento di rifiuti, provenienti dalla propria attività produttiva, abbandonati nel terreno adiacente alla propria azienda.
I Carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico (CE), in quel centro, nel corso di un servizio volto a contrastare la commissione di reati in materia ambientale, hanno proceduto al deferimento, in stato di libertà, del dirigente del settore ambiente ed ecologia per quel comune. L’uomo è ritenuto responsabile del reato di gestione rifiuti non autorizzata.
I militari dell’Arma, nel corso del controllo all’interno di struttura dismessa di proprietà comunale, ex-macello, hanno accertato la presenza di circa 5 tonnellate di rifiuti vari, riversati in completo stato di abbandono ed in maniera incontrollata. Nella circostanza sono stati altresì rinvenuti rifiuti catalogati pericolosi e speciali, quali residui di pannelli di eternit, segnaletica stradale in disuso, materassi, vernici e materiale edile di risulta. L’intera area è stata sottoposta a sequestro penale preventivo.
I Carabinieri della Stazione di Calvi Risorta (CE), la decorsa tarda serata, in quel centro, hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per tentato furto aggravato in abitazione, del pregiudicato Fusco Leonard, cl. 1992, del luogo. Nella serata di ieri, infatti, verso le ore 21.00 circa, un’anziana donna del luogo, pensionata, accortasi della presenza dell’uomo, introdottosi nella sua abitazione, ha allertato i militari dell’Arma che, immediatamente giunti sul posto, hanno sorpreso l’arrestato mentre cercava di scappare. L’immediato sopralluogo ha permesso di rilevare segni di effrazione sul cancello d’ingresso del suddetto stabile. Fusco Leonard è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo.
I Carabinieri della Stazione di Castel Volturno (CE) in via Francesco Granacci di quel centro, hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale ordinario di Napoli nei confronti di Della Torre Ferdinando, cl.1950, del luogo. L’uomo dovrà scontare una pena detentiva di anni 2, mesi 11 e giorni 11, poiché colpevole del reato di truffa, commesso nell’anno 2012 in Napoli. Lo stesso è stato accompagnato presso la circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
I Carabinieri della Stazione di Caserta, nella serata di eri, nel corso di un servizio di controllo del territorio, in via Ponteselice di questo centro, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato per tentato furto aggravato e ricettazione di tre cittadini rumeni di cui due minori, H.G. cl. 2000 e C.N. cl. 199, e del trentasettenne Zaplan Viorel , cl. 1979, tutti residenti in Casagiove (CE). I militari dell’Arma li hanno sorpresi mentre tentavano di asportare materiale in rame dall’interno di un camion parcheggiato presso il deposito di una ditta di trasporti. Nella circostanza i malviventi hanno tentato di scappare, ma sono stati prontamente raggiunti e bloccati anche con l’ausilio di una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caserta nel frattempo giunta sul posto. La refurtiva, consistente in circa 20 kg di fili di rame è stata sottoposta a sequestro unitamente agli attrezzi atti allo scasso rivenuti a seguito di perquisizione.
Zaplan Viorel è stato trattenuto presso le camera di sicurezza della Compagnia di Caserta in attesa di essere giudicato dalla competente Autorità Giudiziaria, mentre i due minori sono stati accompagnati presso il centro minorile di Napoli Colli Aminei.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, coadiuvati anche nella fase delle indagini dai Carabinieri della Compagnia di Napoli Stella, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di tre persone:
Cacace Salvatore, nato a Napoli il 29.06.1990,
Rivieccio Fabio, nato a Napoli il 29.07.1991, detenuto presso la casa circondariale di Arienzo;
Napoletano Antonio, nato a Napoli il 09.09.1997, detenuto presso la casa circondariale di Napoli Secondigliano, esponente del clan Sibillo-Giuliano di Napoli;
indagate a vario titolo per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, danneggiamento aggravato, minaccia aggravata e esplosione di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico.
L'indagine, condotta attraverso servizi di osservazione, esame delle vittime e delle persone informate sui fatti, analisi delle riprese della videosorveglianza, ha consentito di ricostruire i fatti accaduti nella notte dell’11 ottobre 2015 presso la discoteca “Millenium” sita in Villa Literno (CE).
I Carabinieri di Casal di Principe erano intervenuti nella discoteca a seguito della segnalazione dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
Dalle prime dichiarazioni assunte sul posto e dall’esame delle riprese della video sorveglianza, emergeva che alcuni ragazzi, a seguito di una lite sorta per futili motivi, avevano esploso diversi colpi in aria e ad altezza uomo con una pistola, nascosta nella Smart con la quale si erano recati alla discoteca.
I tre indagati erano giunti alla “Millennium” intorno alle due del mattino: circa un’ora dopo uno di loro raggiungeva la cassa del locale mentre un altro si dirigeva nel parcheggio, dove recuperava dall’abitacolo della Smart la pistola con la quale ritornavano all’interno del locale.
Dopo aver percosso alcune persone dello staff, uno degli indagati, minacciava il proprietario puntandogli l’arma al volto, esplodeva due colpi all’interno della discoteca ad altezza uomo e, tornato all’esterno, esplodeva ancora altri colpi in aria, per poi fuggire a bordo di altra autovettura.
Si è pervenuti all’identificazione dei tre soggetti coinvolti grazie:
– agli accertamenti sulla Smart;
– agli accertamenti tramite le banche dati in uso alle forze di polizia e alla comparazione delle foto estrapolate dalle immagini di videosorveglianza;
– ad un’accurata attività info-investigativa, condotta con l’importante contributo della Compagnia di Napoli Stella, competente sui quartieri di San Carlo Arena ed Arenaccia, da cui gli indagati provengono, che permetteva di identificare il giovane, ritenuto autore responsabile dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco e, per altro, considerato dagli investigatori esponente di spicco del Clan Sibillo-Giuliano di Napoli.
Tale identificazione veniva poi rafforzata dalla comparazione dei tatuaggi della persona ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della discoteca con quelli dell’indagato, effettuata, sia dalla P.G. operante che da Consulente Tecnico nominato dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, a seguito di ispezione personale, operata a tale scopo in carcere, ove lo stesso si trovava per essere stato arrestato – solo cinque giorni dopo i fatti avvenuti a Villa Literno – per detenzione di un fucile a canne mozze.