Premio ‘Buona Sanità’ alla Casa di Cura “San Michele”
«Un esempio di eccellenza nello sviluppo della Sanità italiana: la Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni è una garanzia sulla qualità dell’intero percorso terapeutico, dalla prevenzione alla diagnosi, alla cura. Questo premio conferma la professionalità degli operatori sanitari, del reparto in cui lavorano e dell’intera azienda, tra le pochissime a sperimentare fin dalla sua istituzione, 60 anni fa, un modello di gestione del tutto nuovo: la presa in carico globale del paziente, supportato da strumentazioni innovative e da tecnologie sempre più all’avanguardia, nonché da eventi di programmazione di prevenzione gratuita per offrire servizi e opportunità ai cittadini. Onore alla “San Michele” per gli alti standard conseguiti».
Questa la motivazione del Premio Nazionale Buona Sanità 2016 ritirato oggi dal consigliere della Casa di cura “San Michele” e responsabile del Laboratorio di analisi Lidia Barletta, che ha dichiarato: «È un riconoscimento che ogni anno ci incoraggia a fare ancora meglio, a potenziare cioè gli alti standard assistenziali e il ricorso a tecnologie e terapie mediche sempre più moderne e all’avanguardia che ci vengono riconosciuti». Nella risposta alla domanda su quali pensava fossero gli elementi qualificanti di questo percorso innovativo, la dott.ssa Barletta ha preferito dar voce direttamente ai destinatari delle cure: «Si parla sempre di malasanità e pertanto diventa un elemento di orgoglio quando giungono lettere come questa pervenutaci proprio ieri» e ha ceduto la parola a Valeria Barletta, studentessa di Medicina e quarta generazione Barletta, che ha letto parte della lettera: «Ai dottori che ci hanno assistito,(…) la cosa più bella, più importante che potessi farvi è quello di esprimervi, in maniera esplicita tramite questa lettera, tutto il mio riconoscimento più sincero; (…) mi sono davvero sentito parte di una grande famiglia, accarezzando l’idea di avere tanti dottori “vicini” (come tanti fratelli maggiori), che costantemente monitoravano e curavano mia moglie nei minimi particolari, senza lasciare niente d’incompiuto e niente al caso, esprimendo il meglio di sé per risolvere l’accaduto. Siete l’esempio concreto di come: la sapienza, la conoscenza, l’intelligenza, la professionalità, l’amore e l’umanità possono davvero risiedere tutte contemporaneamente nell’uomo».
Nel corso della manifestazione, infatti, è stato anche messo in evidenza il ruolo di primo piano nella Sanità regionale e nazionale della Clinica “San Michele”, che quest’anno ha celebrato i 60 anni dalla fondazione con una serie di eventi culminati, lo scorso 20 settembre, nel galà svoltosi nella Tenuta San Domenico di Sant’Angelo in Formis, in provincia di Caserta, per solennizzare una storia medico-sanitaria lunga tre generazioni e destinataria di decine di premi e riconoscimenti ufficiali.
Il Premio, organizzato dall’omonima Associazione “Buona Sanità”, presieduta da Maria Rosaria Rondinella, sotto l’alto patronato delle Altezze Reali Carlo e Camilla di Borbone delle Due Sicilie – Duca e Duchessa di Castro – si è tenuto a Napoli alla Mostra d’Oltremare.