Un frutto capace di guarire il cancro?
Uno studio recente del National Cancer Institute Uk sul frutto della Guanabana, proveniente dall'America Centrale, che con le sue proprietà la renderebbero una vera e propria medicina naturale contro il cancro. La Guanabana, detta anche Graviola, è una pianta poco conosciuta in Italia essendo del Centro America ed è coltivata anche nell'America tropicale e nell'Africa perché cresce perlopiù nelle zone umide e calde. È un frutto molto succoso, dal sapore dolce ed è ricca di Vitamina C: basta mangiare 300g di guanabana per soddisfare il fabbisogno giornaliero. Si è dimostrato con esperimenti in vitro che tale frutto abbia proprietà antitumorali superiori a quella della Doxorubicina, un altro antibiotico antraciclinico utilizzato per la cura dei tumori, grazie alla presenza di acetogenina nelle foglie. Gli attuali medicinali chemioterapici utilizzati durante le terapie chemioterapiche attaccano sia le cellule cancerogene che quelle sane senza distinzione quindi costituiscono solo una cura parziale contro il cancro. Invece la Guanabana lascerebbe illese le cellule sane attaccando solo quelle malate e arrestando la loro crescita. I ricercatori suggeriscono che il frutto potrebbe diventare una risorsa efficace nel trattamento della leucemia e se venissero confermate le sue straordinarie proprietà antitumorali avrebbero dei fini sia preventivi che curativi. Per la conferma di tali proprietà antitumorali mancano ancora dei test su vasta scala sugli esseri umani dato che si sono effettuati solo su vitro. I dati finora raccolti sono molto incoraggianti per la terapia di tumori e potrebbero portare a nuove scoperte nei prossimi anni. La Guanabana è anche impiegata per numerosi infezioni grazie alle sue proprietà antibatteriche, antiparassitarie e antispasmodiche. Infatti viene utilizzata per il trattamento dei calcoli biliari, della gotta e della costipazione ma pure per aumentare l'appetito.