L’imponente Organo Mascioni ancora protagonista
Sabato 6 maggio alle ore 20.00 si è svolto a Vairano Scalo il primo dei concerti di musica classica voluti dal Moderatore Pastorale prof. don Luigi de Rosa, sempre favorevole a incoraggiare la crescita culturale e dello spirito cristiano dei fedeli della sua comunità parrocchiale. La chiesa dei Ss. Cosma e Damiano ospita così, la IX Rassegna Organistica,” Brass Choir” i cui protagonisti sono gli allievi del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento: Vittorio Magrini, Domenico Ferraro, Francesco Abbenante (Trombe), Alessandro Persico (Trombone), e il Maestro Antonio Varriano che si è esibito all’imponente organo Mascioni. I presenti sono stati allietati dalle melodie di J.S. Bach, di A. Banchieri, di N. Bruhns, di J. Clark, di J.J. Moure, di B. Storace e di J.G. Walther. Come ha specificato il Parroco, oltre alla data di sabato ve ne saranno altre: il 14 maggio, il 27 maggio e il 10 giugno sempre alle ore 20,00. Tale evento ha lo scopo di dilettare i fedeli, rendendo note le caratteristiche tanto particolari del monumentale Organo Mascioni, inaugurato nel 2011 e voluto, da Don Luigi de Rosa e da gran parte di fedeli, per festeggiare il decimo anniversario della nascita della Chiesa dei Ss. Cosma e Damiano. L’Organo, attraverso le sue note, oltre a donare ai fedeli maggiore solennità e raccoglimento durante le funzioni liturgiche, rappresenta un bene rilevante e prezioso per l’intera comunità vairanese; esso è stato costruito dalla famiglia Mascioni che da generazioni fin dal 1829, ne ha realizzati oltre 1200, per le più importanti Cattedrali e Chiese, come la Sala Nervi del Vaticano, l’Abbazia di Montecassino, il Duomo di Milano e di Firenze, poi ancora Assisi, Pompei, Loreto, Padova e tanti altri luoghi sacri, e ultimamente anche per la Basilica del Santuario di Fatima in Portogallo. La particolarità dell’organo Mascioni consiste, nell’essere stato realizzato seguendo le regole artigianali antiche e scrupolose, nella ricerca della qualità, che significa innanzi tutto dare ad ogni strumento una sua individualità come composizione fonica, architettura e intonazione, poiché ogni ambiente, presenta caratteristiche diverse; tutto ciò, però, senza escludere le novità tecnologiche.