“Linda Brown non sei sola”

Topeka, Texas 1951. Linda Brown aveva soltanto 9 anni quando le fu rifiutata l’ennesima iscrizione per una scuola di soli bianchi. Era prima che Rosa Parks compisse il gesto simbolo di salire su un autobus vietato ai “neri”. Era prima che Martin Luther King iniziasse la sua lotta per l’uguaglianza. La piccola Linda è stata colei che insieme alla sua famiglia, e poco dopo gli ideali di Malcom X, ha tracciato il sentiero e la storia della libertà afroamericana. “Era una bella giornata di sole e mi incamminai con mio padre per andare a scuola. Diversamente dal solito non prendemmo l’autobus verso la scuola elementare di Monroe, che era lontana da casa, ma ci dirigemmo alla più vicina Summer School, dove andavano alcune mie amiche bianche del quartiere. All'ingresso ci bloccarono con le mani e le braccia sul petto, papà si mise a parlare con il direttore, alzarono entrambi la voce. Infine fummo costretti a tornare a casa”. Il padre Oliver Brown, denunciò più volte l’accaduto, cui vi si unirono altre famiglie afroamericane: fu nel 1954 che la Corte suprema sentenziò come iniquo “separare le strutture scolastiche”. Questo verdetto storico non rappresentava soltanto una vittoria per la famiglia Brown, ma segnava una nuova epoca per gli Stati Uniti, poiché da lì iniziò lo smantellamento della segregazione nelle scuole e in altre sfere della vita quotidiana. Certamente fu un processo lungo e complesso: non furono poche le ribellioni da parte dei presidi, direttori universitari, governatori. Tuttavia, il seme del cambiamento e della libertà era stato gettato, tanto da spingere la stessa Corte Suprema ad introdurre una nuova dottrina: ‘separati ma uguali’. Quando fu pronunciata la sentenza, Linda Brown frequentava ormai una scuola media mista, per poi iscriversi successivamente all’università, sino a lavorare come consulente nel settore educativo. Per il resto della sua vita ha continuato a impegnarsi in prima persona contro l’intolleranza e le discriminazioni razziali. Nel 1979, insieme all’American Civil Liberties Union, riaprì persino il caso che aveva segnato la sua infanzia, ribadendo che il lavoro sull’eguaglianza e che la battaglia contro la segregazione non era ancora finita: in quell'occasione riuscì a far costruire tre nuovi edifici scolastici. Si spegne il 25 marzo 2018 nella sua casa di Topeka, all'età di 76 anni. Se gli Stati Uniti sono diventati un paese migliore è anche merito suo.
   

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