La Fortezza di Rovigliano

L’antica leggenda di Ercole al bivio ha un profondo senso. L’uomo forte non può manifestare la sua energia conquistatrice, legislatrice e organizzatrice di fronte alla vita altrimenti che col porsi, al principio della sua carriera, dinanzi a un aut aut assoluto, dinanzi a una decisione di principio tra il bene e il male. Quest’atto elettivo fondamentale è più importante d’ogni altro atto elettivo della vita, da esso dipende la chiarezza e la forza di tutte le altre decisioni.
Friedrich Wilhelm Foerster, XIX-XX sec. In questo periodo si riapre la scoperta dei libri di storia, dei racconti dei nonni, delle leggende narrate tra sguardi incuriositi, così anche a distanza, proviamo a non essere semplici trasmettitori di informazioni, impariamo, raccontiamo, la prima di tante storie, di quello che sono i tantissimi luoghi abbandonati, e solo in momenti di stasi, riusciamo a riscoprire. Uno dei tanti è la Fortezza di Rovigliano che si trova sulla piccola isola, chiamata lo Scoglio di Rovigliano. Essa è alla foce del fiume Sarno, ci troviamo in prossimità dei comuni di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata. “Stando a quanto riportato dal sito paesifantasma.it, lo scoglio, di origine sedimentaria, è formato da dolomie e calcari. Non ha nulla a che vedere, quindi, con il vicino Vesuvio e le sue rocce vulcaniche”. Ma passiamo alle leggende che vi abitano, lo scoglio Petra Herculis,si dà l’origine all’eroe mitologico Ercole. Probabilmente, al ritorno dalla sua decima fatica, un po’ annoiato o chissà per quale motivo, avrebbe staccato la cima del monte Faito gettandola in mare. Ercole meraviglioso figlio del dio Giove, che aveva avuto con l’inganno dalla regina Alcmena. Ercole è un semidio, è legato al culto dell’acqua, e lì oltre ad un tempio, di epoca romana, successivamente costruirono un’invincibile fortezza. “Valore simbolico: Ercole è certamente la forza ma rappresenta la concentrazione e la fatica immane di ascesa da una condizione mortale a una condizione divina. Egli, in fondo rappresenta, tutti coloro che tra innumerevoli difficoltà, senza perdere di vista l’obiettivo, riescono, pur senza avere sempre la fortuna a favore, a conquistare una posizione di prestigio o a volgere a sè, attraverso l’azione individuale, il destino avverso” (www.stilearte.it/).

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