Vairano Scalo-Il coronavirus non ferma la Messa domenicale
Esemplare l’iniziativa dell’arciprete don Luigi de Rosa, parroco di Vairano Scalo e Marzanello che, rispettando il divieto di celebrare la Messa a porte aperte imposto dal Governo per contrastare l’epidemia di Coronavirus, ha trovato il sistema per non lasciare soli nella preghiera i fedeli. Ieri, domenica 15 ultimo scorso, il parroco non si è arreso ed ha celebrato la Santa Messa, come di consueto alle ore 11.30 presso la chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano, entrando così nelle case dei fedeli attraverso una diretta streaming, coordinata da una nota testata giornalistica locale. Non appena ufficializzato il divieto delle Celebrazioni Eucaristiche in pubblico, in un messaggio affidato ai social, il parroco ha provveduto a rincuorare i tantissimi fedeli, esortandoli a non scoraggiarsi spiritualmente ma ad incrementare la preghiera, che è sempre gradita a Dio; si legge ancora nel messaggio: “Ci rendiamo conto, in congiunture come la presente, della nostra impotenza, perciò gridiamo a Dio la nostra sorpresa, la nostra sofferenza, il nostro timore. Mi è venuto in mente, ieri, il brano che si legge il Mercoledì delle Ceneri, tratto dal profeta Gioele, laddove si dice: «Tra il vestibolo e l’altare, piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: “Perdona, Signore, al tuo popolo”». Vi chiedo di innalzare con me al Signore il grido della nostra preghiera. Pregare significa già sperare. Quando sentirete suonare le campane della Messa, celebrerò la Santa Messa in forma individuale e senza la presenza fisica dei fedeli. Unitevi a me che offrirò il Sacrificio del Signore per tutti. La domenica mattina, dopo la Messa che celebrerò alle 10.00 a Marzanello e delle 11.30 a Vairano Scalo, uscirò sul sagrato della chiesa parrocchiale benedicendo con il Santissimo Sacramento tutta la parrocchia e tutto il paese”. In molti e con il cuore colmo di gioia hanno accolto il messaggio, e seguito dalle proprie abitazioni la Santa Messa domenicale, apprezzando quest’ultimo gesto di altruismo del sacerdote, noto per la sua dedizione al bene e alla crescita spirituale della parrocchia.