Roccamonfina: l’Associazione Verde Collina al fianco dei castanicoltori
In merito alla necessità di provvedere alla fattiva cura dei castagneti e della conseguente produzione, il Presidente dell’Associazione Verde Collina, Franco Di Pippo, il 17 u.s. presso il Comune di Roccamonfina alla presenza del Vicesindaco Ing. Mario Di Pippo, dell’Assessore alle politiche Agricole Beniamino Martino e dei castanicoltori roccani, ha incontrato l’Assessore all’Agricoltura e il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania, per discutere in merito alle agevolazioni nel campo della castanicoltura. Dall’incontro è emerso che, in seguito alle continue sollecitazioni pervenute da parte dei castanicoltori roccani, il Presidente dell’Associazione Verde Collina, constatata la validità delle istanze pervenutegli, chiede all’Ente preposto lo stanziamento di fondi per tutte le aziende castanicole collocate nelle aree colpite dagli eventi avversi nel 2021, in cui sono stati riconosciuti i danni provocati dalle calamità naturali nei Comuni di Marzano Appio, Roccamonfina e Conca della Campania. I contributi sono indispensabili per i proprietari dei castagneti da frutto presenti nell’areale del Vulcano di Roccamonfina, per poter garantire la conservazione del già delicato ecosistema naturale esistente. Infatti da più di dodici anni il settore castanicolo è stato investito da una grave crisi che ha indotto i piccoli imprenditori a non curare più i loro castagneti, generando un conseguente degrado di tutta l’area, ripercuotendosi su tutto l’assetto idrogeologico dell’intero territorio, favorendo incendi causati dal graduale fenomeno di disseccamento di alberi centenari, con dirette conseguenze sulla stabilità del suolo. Il Presidente Di Pippo specifica che sono necessari interventi urgenti come lo “snellimento delle procedure per l’ottenimento delle autorizzazioni per taglio boschi nelle zone ZSC ex SIC per le quali si rende necessaria “valutazione appropriata per la valutazione di incidenza ai sensi delle Linee Guida nazionali (GU 303/2019) e delle Linee Guida regionali (DGR 28/02/2021)”. E ancora, specifica Di Pippo: “Successivamente all’abrogazione del regolamento n. 1/2010 di cui decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 9 del 29 gennaio 2010, ad oggi è necessario intraprendere l’iter burocratico descritto, anche per superfici inferiori a 2 Ha. Ciò significa che anche per superfici di 100 mq (per esempio), il proprietario di una superficie boscata, deve innanzitutto effettuare un versamento di circa 400,00 € quali “diritti per la valutazione di incidenza quota fissa + variabile” e dare incarico ad un tecnico per l’espletamento di una pratica con grado di difficoltà medio/alto. Il territorio dell’areale del Vulcano di Roccamonfina, è noto per la precocità delle sue castagne che maturano tra il 5-8 settembre. Tra le più importanti operazioni colturali che precedono la raccolta, c’è la pulizia del terreno che prevede il taglio delle erbe infestanti, il loro raggruppamento con la formazione di mucchi ed il loro abbruciamento controllato. Tale pratica ha inizio nel mese di giugno-luglio e termina alla fine di agosto per consentire agli agricoltori di raccogliere il loro prodotto agli inizi di settembre. Questa attività praticata da secoli, ha impedito tra l’altro il diffondersi di incendi nel sottobosco che, una volta pulito, evita sul nascere che eventuali inneschi possano propagarsi. La regione Campania giustamente, alla stregua dei dati regionali circa gli avventi di incendi boschivi e sulla base delle normative vigenti in materia, interviene annualmente emanando una “dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi” con periodo di validità 15 giugno – 20 settembre (ultimo decreto n. 237 del 14/06/2021). Tale provvedimento vieta ovviamente, in maniera categorica, di bruciare anche i residui vegetali prodotti dalla pulizia del sottobosco dei castagneti che, proprio in quel periodo è necessario effettuare. Tanto premesso è necessario intervenire, in deroga al provvedimento annuale citato, affinché i castanicoltori possano procedere normalmente con le loro pratiche di pulizia, proprio per scongiurare il propagarsi di eventuali incendi. Se il sottobosco viene lasciato con le erbe secche, diviene maggiore il rischio di propagare incendi che, al contrario, trovano difficilmente attecchimento nei terreni ripuliti dai residui vegetali. Questi, sono stati alcuni tra gli argomenti affrontati durante la seduta, che si è conclusa con l’accordo tra i presenti, di incontrarsi periodicamente in presenza dell’Assessore Regionale, per seguire da vicino i tanti problemi riguardanti la castanicoltura.