Roccamonfina – Il Palio di Sant’Antonio: il ritorno!

Dopo due anni di pausa forzata, a causa della ben nota pandemia da Covid-19, ritorna il Palio di Sant’Antonio a Roccamonfina, e si potranno così rivivere le forti e significative emozioni originate dall’edizione del 2019. Anche quest’anno parteciperanno tutte le contrade di Roccamonfina e, il 25, 26 e 27 agosto p.v., ci si potrà catapultare nel lontano Medioevo, assistendo all’ingresso di Consalvo De Cordoba nella ridente cittadina dell’Alto Casertano, accompagnato dal Corteo Storico e dai Gruppi che gli faranno da cornice. Non mancheranno le suggestive serate nelle contrade in cui, attraverso l’illustrazione degli antichi mestieri, si potranno vivere momenti di vita medievale con personaggi in costume. Ma il programma dettagliato di tutta la manifestazione si sta disegnando proprio in questi giorni e possiamo dire, in aggiunta a quanto già detto, che sarà ricco di piacevoli novità. È d’obbligo ricordare che il Palio originariamente nacque con l’obiettivo di appassionare i giovani del Comune di Roccamonfina e riportare alla visibilità di tutti un pezzo di storia locale. Questa manifestazione rievoca, infatti, quel periodo storico in cui Consalvo de Cordoba detto “Il Gran Capitano” vincitore della Battaglia sul Garigliano, per 300 anni determinò le sorti del Regno di Napoli. “Consalvo nato nel 1453 nella città di Montilla presso Cordoba in Spagna, nel 1455 dopo la morte del padre decise di arruolarsi nell’esercito. Prestò servizio alla Corte Spagnola prima presso il fratello del Re don Alonso, e successivamente presso Isabella di Castiglia, amica d’infanzia. Fu Cavaliere sempre fedele e leale verso Isabella, come da giuramento, partecipò alla guerra civile contro il Portogallo, portando avanti con successo il suo apprendistato sui campi di battaglia grazie agli insegnamenti del conte Aguilar, suo fratello, del gran maestro di Santiago Alonso de Cardenas e del Conte di Tendilla. Si distinse nella guerra per la conquista della città musulmana di Granada e successivamente fu inviato da Isabella in Italia dal Re consorte per combattere contro i francesi e le loro mire espansionistiche nel Regno di Napoli. Subì la sconfitta nella battaglia di Seminara nel 1495, ma riuscì ad ottenere la rivincita l’anno successivo, sconfiggendo i francesi. Per meriti organizzativi che seppe imporre all’esercito spagnolo fu nominato Gran Capitano. Consalvo può essere considerato l’inventore del “tercio” una formazione che raggruppava 3000 uomini tra archibugieri e picchieri. Nel 1502 diventò Duca di Terranova e Sessa Aurunca. La battaglia decisiva si ebbe il 29 dicembre del 1503 presso il fiume Garigliano, ove comandanti, soldati spagnoli e italiani riuscirono a spingere i francesi fino a Gaeta dove furono costretti a firmare la resa incondizionata, consegnando di fatto tutto il meridione d’Italia agli spagnoli. Dopo la vittoriosa Battaglia sul Garigliano, Consalvo de Cordoba volle recarsi in visita presso tutti i territori del suo ducato. Nell’Archivio di Stato di Napoli (Cfr. Archivio dei Quinternioni; vol IX, Fol. 93 Repertorio di Terra di Lavoro), è registrato il lungo decreto in cui il Re enumera le benemerenze del Gran Capitano ed i moltissimi feudi concessigli per ricompensa. Tra essi vi era Roccamonfina della quale Consalvo de Cordova ricevette l’investitura il primo gennaio del 1507”. A presto ci saranno ulteriori dettagli del suggestivo Palio di Sant’Antonio, tutto roccano.

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