Palpeggia i glutei di una giovane donna
Un tempo era definita la “mano morta” ed era praticata sugli autobus o nei luoghi affollati; oggi si verifica…”in cielo in terra ed in ogni luogo”. Questa volta il luogo è un supermercato e la “vittima”,oggetto di desiderio, una giovane donna bellonese Lucia C. La donna era intenta a riempire di acquisti il carrello, mentre il fidanzato ,Salvatore R., deponeva in un altro carrello ortaggi, frutta ed acqua minerale. Un giovane extracomunitario, fingendo di scegliere i prodotti da acquistare , si avvicina alla ragazza e ,lentamente, allunga una mano per palpare i formosi glutei di lei che, sorpresa, si allontana in silenzio guardando in cagnesco il proprietario della “mano morta”. Il giovane non demorde :segue la donna per un altro tentativo che questa volta va a segno. Alle proteste della giovane, lo straniero si allontana ma, dopo pochi attimi, si ripresenta nel corridoio do ve la donna è a colloquio con il suo ragazzo, un giovane dai muscoli “prorompenti”che si allontana. Lo straniero ritorna all’attacco e , notata la donna china in uno scaffale, si avvicina e le palpa, per la seconda volta, i glutei. I due acquirenti si avviano verso la cassa e dopo il versamento dovuto, si avviano verso l’auto in attesa che esca lo straniero.” Eccolo, è uscito!” sussurra la donna al suo ragazzo che, come una gazzella, aggredisce il “don Giovanni”colpendolo con una gragnola di pugni e calci. Il malcapitato riesce a scappare avvicinando la mano destra al naso che gronda sangue. Una lezione di civiltà ad un discendente di Attila , meglio conosciuto come “Il flagello di Dio”.