Le telefonate mute ed anonime integrano il reato di molestie telefoniche.
Una signora di Bellona che veniva disturbata da telefonate mute, è riuscita ad avere ragione dalla Suprema Corte di Cassazione che con la sentenza n. 21273 del 30 maggio 2007 ha ritenuto sussistente il reato di molestie telefoniche ed ingiuria nel caso in cui si fanno telefonate mute verso persone per le quali si nutre antipatia. Tale decisione offre l’occasione per riflettere su un tema ormai costantemente all’ordine del giorno: quello delle offese e delle molestie arrecate attraverso il telefono, nascondendosi con l’anonimato o utilizzando il meccanismo che impedisce di identificare l’autore della telefonata. Già con altra decisione era stata confermata la sentenza che aveva condannato una donna al pagamento della multa di €uro 1.000,00 che aveva effettuato una telefonata muta alla rivale in amore: ritenevano i giudici di piazza Cavour che la telefonata anche muta era idonea ad interferire sulla libertà della persona chiamata. Naturalmente ad integrare tale reato non basta una sola telefonata occasionale, ma è necessario che il fenomeno si ripeta con insistenza e si verifichi con quotidiana effettuazione di numerose telefonata alla stessa utenza telefonica e dalla medesima persona. La provenienza e la identificazione dell’autore può avvenire attraverso i dati ricavati dai tabulati telefonici attestanti la provenienza di numerose telefonate. Allo stato attuale tante sono le segnalazioni di vittime o bersagli di molestie telefoniche ed il fenomeno è in sconcertante aumento. Dottrina e giurisprudenza che si sono interessati del caso ritengono, a ragion veduta, che debba configurarsi petulante, invasivo, lesivo ed oltraggioso l’atteggiamento di chi insista nell’interferire inopportunamente nell’altrui sfera di libertà, anche dopo essersi accorto che la sua condotta non è gradita ed essere stato diffidato a porre fine alla stessa. Allora, per arginare sempre più questo fenomeno di malcostume, è necessario che colui il quale sia vittima di molestie telefoniche che si reiterano e ripetono, denunci l’episodio: solo così si potranno ottenere risultati a difesa della libertà personale ed a sostegno di una migliore educazione culturale civile e sociale.